Placche alla gola: quasi sempre bastano i rimedi naturali
Quali sono i sintomi delle placche alla gola? È possibile prevenire le placche alla gola?Come curare le placche alla gola?
Quante volte i bambini, specialmente ai tempi delle scuole medie o elementari, tornano a casa con un mal di gola tanto forte da non riuscire a deglutire?
Solitamente poi guardando la gola è possibile scorgere delle macchie biancastre o giallastre su delle tonsille molto gonfie. Queste macchie vengono chiamate placche e sono agglomerati di pus e agenti patogeni con cui il bambino (ma capita anche agli adulti) è stato contagiato.
Quali sono i sintomi delle placche alla gola?
Solitamente sono batteri o virus (più raramente funghi) che insinuandosi nelle vie aeree provocano una forte infiammazione. I più colpiti sono i bambini che ancora devono sviluppare completamente il proprio sistema immunitario, ma anche gli adulti non ne sono immuni in particolari periodi di stress psico-fisico e conseguente abbassamento delle difese immunitarie.
L’infiammazione si sviluppa in un tempo piuttosto rapido e si manifesta con fortissimo mal di gola, difficoltà a deglutire a causa delle tonsille gonfie, spesso febbre e malessere generale, più raramente disturbi gastrointestinali.
Il medico è sicuramente in grado di distinguere sulle mucose della gola o sulle tonsille delle macchie chiare e purulente e può anche osservare un certo rigonfiamento dei linfonodi del collo.
Quando le placche sono di origine batterica o virale con gli agenti patogeni provenienti dall’esterno, il disturbo è altamente contagioso, se invece le cause sono interne, come potrebbero essere i calcoli tonsillari, non è possibile essere contagiati, ma è comunque necessario recarsi da un otorinolaringoiatra o da uno stomatologo per prendere eventuali provvedimenti.
Come curare le placche alla gola?
Il medico dovrebbe conoscere l’origine delle placche alla gola per poter prescrivere i farmaci più adatti. Nel caso in cui infatti le placche provenissero da un batterio sarebbe fondamentale prendere degli antibiotici per contrastare la malattia, mentre nel caso di funghi, saranno degli antimicotici specifici a svolgere il compito di difesa orale. Nel caso in cui sia un virus il responsabile del malessere, purtroppo non si può fare nulla se non aspettare che i sintomi passino e prendere, se necessario dei farmaci di supporto, come degli antipiretici nel caso in cui la febbre superi i 38°C.
Per contrastare laringiti e faringiti (e le conseguenti placche, ovviamente) sono però ottimi anche i rimedi naturali.
Se l’infezione è già in corso, è possibile fare degli sciacqui o dei gargarismi con alcuni infusi di piante antisettiche, come la salvia, con la quale è possibile fare anche una tisana da bere 2-3 volte al giorno, specialmente per coloro che non sanno fare i gargarismi. Anche limone, timo ed elicriso sono eccezionali droghe predisposte alla difesa e alla disinfezione del cavo orale e la propoli può essere vaporizzata direttamente sulla zona della gola infiammata appena si percepisce il primo accenno di bruciore.
È possibile prevenire le placche alla gola?
Come sempre la miglior cura è la prevenzione. A volte anche piccole abitudini possono evitare un contagio o magari renderlo meno pesante. Per quanto ai bambini piaccia sempre poco, un cucchiaino di miele prima di andare a dormire nei periodi a rischio non può far altro che bene e avere sempre a disposizione un vaporizzatore di propoli e limone è senza dubbio un ottimo metodo per tenere la propria gola al riparo. In più infusi e alimentazione ricche di vitamina C possono funzionare da ottimi antinfluenzali.
È ovvio, non esiste un metodo sicuro al 100% per evitare le placche alla gola, specialmente nel caso dei bambini che frequentano ambienti chiusi come le aule scolastiche, dove le influenze in alcuni periodi dell’anno la fanno da padrone. In ogni caso mantenere il proprio sistema immunitario forte e pronto a combattere eventuali agenti patogeni è sempre consigliabile.
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